lunedì 28 aprile 2008

Come accudire una Nutria - LEZIONE 3: L'ALIMENTAZIONE

La Nutria, essendo vegetariana, ha un bisogno costante di fibre. Fino al compimento dei 2 mesi di eta' e' buona norma alternare latte e vegetali. In generale lo svezzamento avviene proprio intorno ai 2 mesi di vita.

QUANTITA':

Per i primi tempi (mi riferisco per ora al primo mese) un cucciolo di Nutria mangia in media circa 7-8 volte al giorno. L'ammontare di latte varia con la crescita e si passa da circa 10 ml della prima settimana a circa 20 ml (per pasto) della terza settimana. Per i primi tempi e' bene seguire le sue richieste come numero di pasti (stando attenti che non faccia capricci, nel dubbio, attendere qualche minuto e se lui smette di "parlare" allora non era appetito). Consiglio di aumentare il numero di pasti e mantenerne costante la quantita'.

LATTE:
Il latte e' importante che sia ricco di grassi e vitamine per cui, su consiglio del veterinario, la somministrazione, tramite siringa da 1 ml, di latte per cuccioli di gatto di 6 settimane va piu' che bene. Prima di dare il latte al cucciolo di Nutria e' indispensabile scaldare un pentolino di acqua (senza farla bollire) e mettere a bagno-maria il biberon con i 20 ml di latte. In alternativa e' possibile preparare il latte partendo dal latte in polvere (utilizzando quello per cuccioli di cane o gatto) e scaldarlo in un pentolino (naturalmente previa aggiunta di un adeguato volume di acqua).

VEGETALI:
La Nutria, in questo caso il cucciolo, mangia quasi qualsiasi tipo di vegetale, in particolare lattuga, cicoria, vari tipi di insalata e se portato fuori, in qualche parco per esempio, predilige i trifogli, il tarassaco e l'erba comune.

ACQUA:

L'apporto di acqua non e' fondamentale in quanto gia' presente nella verdura e nel latte, e' opportuno pero' fargli fare un bagno almeno ogni 1 o 2 giorni di modo che possa lavarsi e idratarsi. Per i primi mesi comunque il cucciolo di Nutria ricava acqua dalle foglie che mangia e dal latte che beve.

Cucciolo di Nutria in gabbia che mangia una foglia di cicoria

Cucciolo di Nutria nel parchetto vicino casa che mangia un trifoglio

Cucciolo di Nutria che mangia erba

Tutte le foto sono state scattate dal sottoscritto. Il soggetto e' sempre l'ormai famoso Willy, il cucciolo di Nutria che sto accudendo.
L'articolo sara' aggiornato regolarmente.

giovedì 24 aprile 2008

I PERICOLI DELLA NUTRIA: L'UOMO E LA SUA IGNORANZA

ATTENZIONE! Questo articolo vuole essere una risposta a tutti coloro che non amano la vita e che non vivono da persone serie, rispettose e civili. Io sono aperto al dialogo, le Nutrie possono diventare un problema (in casi particolari) ma la soluzione NON è mai l'eradicazione tramite abbattimento, solo dei folli possono pensarlo. Purtroppo va ammesso che l'uomo moderno è l'unico vero problema ma io sono fiducioso e nutro ancora speranza.
Siccome questo è un blog serio e scientifico, attendo da coloro che hanno problemi di convivenza con la Nutria, materiale rappresentante prove, foto, video, dati che ritraggono la Nutria come problematica da risolvere.
Come c'era da aspettarsi, coloro (come me e voi che mi seguite) che amano la vita si vedono "vittime" di insulti e falsità da parte di persone che:
- sono ignoranti
- disprezzano la vita
- abbracciano l'odio e la violenza
- manifestano un'immensa e assoluta pochezza sia di cervello che soprattutto di cuore
- sono inutili a tutto e tutti
Tra questi individui si annoverano:
- quelli che scrivono commenti idioti (tali e quali la mente che li partorisce)
- alcuni agricoltori che pensano solo a violentare la Terra per ricavarne quattrini
- alcune guardie ecologiche senza scrupoli che sono un pericolo per l'ambiente
- lobbies venatorie che non servono a nulla
Cosa cercano questi trogloditi? Ecco qui alcune delle loro chiavi di ricerca:
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- per uccidere nutrie
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questo elenco sarà aggiornato man mano che compariranno nuove chiavi di ricerca.
Provate a sostituire "nutrie" con "uomini"...come vi sentite al solo pensiero che esistano esseri capaci solo di pensare alla morte di altri esseri? è incredibile come l'umanita' sia calata così in basso. Mi auguro solo che Dio possa avere pietà per loro perchè non si sono accorti che certi idividui sono solo dei robot, privi di anima, sono morti prima ancora di nascere ma non lo sanno. Provo pena per loro.
DIFFIDATE dei video di you-tube e dei relativi commenti di individui che disprezzano la vita, sono solo ominidi di bassa lega. Non credete ai forum, siti e blog che trattano di disinformazioni sulla Nutria, attualmente l'unico riferimento italiano serio che esiste su tale roditore e' proprio questo blog curato da biologi (e ricercatori indipendenti) che studiano proprio le Nutrie da un punto di vista prettamente scientifico e biologico. Ringrazio anche i miei lettori che hanno un cuore e voglia di sapere. Qui non si mistifica nulla, si vuole solo rendere giustizia ai valori della Vita.
192.0.0.29 --> Questo invece è l'indirizzo IP di un individuo che in un commento alquanto puerile (non pubblicato ovviamente) si è messo ad insultare gli ambientalisti. Da notare che qui non si parla nè di animalisti, nè di ambientalisti, gli autori e i lettori sono persone che amano e rispettano la Vita in tutto e per tutto. I problemi li crea l'uomo e le soluzioni vanno prese con amore e rispetto per i diritti all'esistenza di tutte le forme e creature viventi.

- mawayne (nickname): debunker pseudoscettico, scrive falsita' e disinformazioni perche' non dimostra cio' che asserisce.
- federico vannucci (nickname): debunker pseudoscettico e troll. Scrive falsita' e inventa frasi da mettere in bocca all'interlocutore. I suoi modi sono atti a distogliere l'attenzione e ad innescare flame.
- oirebit (ovvero tiberio): troll e disinformatore. Siccome vuole difendere l'indifendibile, paragona "mele" con "patate", non porta alcuna prova a favore delle sue confutazioni e di conseguenza, non sapendo come arrampicarsi sugli specchi, insulta la persona e il blog che gentilmente lo ha ospitato (http://subarralliccu.wordpress.com/2007/06/07/nuraminis-nutria-animale-da-sterminare/). Non avendo argomenti e sapendo di essere in torto ha preferito svignarsela con la coda fra le gambe.

martedì 22 aprile 2008

Come accudire una Nutria - LEZIONE 2: LA SISTEMAZIONE E L'ALLATTAMENTO

Una volta trovato un cucciolo di Nutria (http://nutria-myocastor.blogspot.com/2008/04/come-accudire-una-nutria-lezione-1-il.html ) e dopo averlo portato dal veterinario per le analisi di routine, e' buona norma accudirlo fino a che non raggiunga una certa dimensione e una certa autonomia anche se i cuccioli di Nutria nascono gia' con gli occhi aperti, provvisti di pelo e di denti e in grado di seguire la madre nuotando dopo appena 24 ore dalla nascita.
ATTENZIONE!! ECCO ALCUNI IMPORTANTI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE E/O DA TENERE SEMPRE PRESENTE:

1) IMPRINTING: il cucciolo di Nutria, come tutti i cuccioli di altri animali, subisce un forte imprinting nei primissimi istanti dalla sua vita per cui accudire un cucciolo appena nato significa imprintarlo al mondo "umano" con tutte le conseguenze del caso.

2) CONTATTO: cercare (nei limiti del possibile) di toccare il cucciolo il meno possibile sia per evitare di lasciare l'odore umano che puo' creare problemi durante la reintroduzione in Natura sia per non abituarlo troppo alla nostra presenza. Mi rendo conto che questo non sia affatto facile perche' sono cosi' teneri, dolci e morbidi che e' impossibile non accarezzarli, l'importante e' cercare di limitarsi il piu' possibile.

3) ALIMENTAZIONE: informarsi bene sulla loro dieta, in particolare i cuccioli di Nutria richiedono 6-7 pasti al giorno la prima settimana e 5-6 la seconda settimana. Il cibo e' prevalentemente latte e vegetali (qualunque tipo purche' freschi). Non esagerare con la quantita' di latte, si possono creare problemi di ipernutrizione che a loro volta causano infiammazioni all'intestino che posson dar luogo a infiammazioni sistemiche.

4) LA SISTEMAZIONE: per un cucciolo di Nutria e' piu' che sufficiente un cartone delle dimensioni di circa 60 x 30 x 30 (cm). E' importante riempire la scatola con truciolato (di legno, di carta) e con qualche asciugamano in modo tale che abbia modo di "scavare" la sua tana per coricarsi durante il sonno. Coprire circa meta' dello scatolone con un lenzuolo, un asciugamano o uno straccio per creare le condizioni simili alla sua tana in Natura ovvero alternare una parte di luce con una parte di buio. Consiglio di non usare per le prime settimane le gabbie di ferro perche' questi Roditori tendono a mordere le sbarre e potrebbero farsi male.

Allattamento a 3 giorni


L'ALLATTAMENTO.
una volta sistemato il nostro cucciolo di Nutria, saremo attratti dal suo tipico richiamo per segnalarci la sua fame. Come procedere? Seguite questi semplici passi:
MATERIALE:
- siringhe (da insulina) da 1ml
- latte per gattini di 6 mesi (quello della Whiskas) o latte in polvere sempre per cuccioli o di cane o di gatto
- NON dare latte vaccino (quello sopra menzionato e' piu' ricco di grassi e vitamine)
- guanti (lattice o altro tipo)
- pentolino
- eventuale biberon
PREPARAZIONE:
- far bollire il pentolino con dell'acqua sul fuoco senza farlo bollire
- mettere 10-20ml di latte nel biberon
- mettere il biberon nel pentolino
- sentire se il latte e' caldo altrimenti attendere il suo riscaldamento (i cuccioli di Nutria bevono solo latte scaldato perche' in Natura la mamma allatta i cuccioli con latte a temperatura corporea di circa 37 gradi Celsius)
- preparare la siringa e aspirare 0.8 - 1ml di latte
- avvicinarsi al cucciolo di Nutria
MODALITA' DI ALLATTAMENTO:
1) sedersi, prendere un asciugamano e posarlo sulle proprie gambe, prendere in cucciolo di Nutria in braccio e allattarlo avvicinando la siringa alla sua bocca e spingere all'interno il latte.
2) prendere la siringa piena di latte, avvicinarsi allo scatolone, il cucciolo di Nutria dovrebbe alzarsi in piedi (posizione piu' naturale e piu' comoda per il miglior fluire del latte). avvicinare la siringa alla sua bocca e iniziare ad iniettare il latte. Lui dovrebbe succhiare e noi al contempo spingiamo il latte MA CON DELICATEZZA!
ATTENZIONE!! PRECAUZIONI:
- NON far cadere goccie di latte nel naso, possono causare polmoniti e complicazioni pericolose
- NON spingere la siringa troppo forte, la Nutria potrebbe ferirsi accidentalmente
- NON iniettare il latte troppo velocemente, la Nutria potrebbe ingozzarsi e si potrebbero avere complicazioni sgradevoli che possono metter a repentaglio la sua giovane ma importantissima vita.
- NON riutilizzare il latte, cambiarlo ogni 4-5 ore e ad ogni pasto e' importante scaldarlo.

Allattamento a 14 giorni



Per qualunque informazione o chiarimento, contattatemi pure!

sabato 19 aprile 2008

Come accudire una Nutria - LEZIONE 1: IL SALVATAGGIO

Se vi capita di trovare e di voler salvare la vita ad un cucciolo di Nutria (o a qualunque altro animale), è importante fare queste operazioni:

COSA FARE:

- verificare le condizioni dell'animale (o degli animali)

- prima di toccare l'animale è buona norma prendere un fazzoletto, un asciugamano, dei guanti, qualunque cosa che possa proteggere (per precauzione) la vostra igiene, se toccate gli animali con le mani nude, è buona norma lavarvele appena giunti a casa. Ricordate: NON SI HA TRASMISSIONE DI MALATTIE anche se usate le mani nude, l'importante è non mettervele in bocca ma questo penso che sia scontato

- portare con delicatezza l'animale fuori pericolo (quindi se è in mezzo alla strada, barrare momentaneamente il tratto, come se ci fosse stato un incidente o trasportare l'animale verso il ciglio di una strada)

- chiamare il veterinario e/o qualche associazione animalista (ENPA, ANIMALISTI ITALIANI, LAC, LAV, etc.) e/o l'Ufficio Diritti Animali della vostra zona

- se potete, trasportate voi direttamente l'animale ad un ambulatorio veterinario per le prime analisi, in caso contrario, portatelo a casa e riponetelo in un posto adeguato in attesa della visita veterinaria che deve essere fatta il prima possibile

- per qualunque informazione, chiamate pure me all'indirizzo e-mail che trovate in questo blog, io poi vi darò i miei contatti diretti ( tursiops.biologyATgmail.com )

COSA NON FARE:

- è meglio NON chiamare i vigili o le ASL o le guardie ecologiche perchè non hanno le informazioni adeguate per queste emergenze che riguardano la fauna selvatica. Condannereste a morte questi poveri animali.

Grazie a tutti per la collaborazione, salvare la vita agli animali rende liberi, orgogliosi e fa bene alla salute!

giovedì 17 aprile 2008

INUTILITA' dell'eradicazione, INEFFICACIA dell'abbattimento ed altre falsità sulla Nutria come specie alloctona

Siccome in Internet ci sono tanti siti di disinformazione sulla Nutria, dai portali istituzionali (Ministero dell'Ambiente), a quelli provinciali e comunali, dai blog ai commenti che si leggono in risposta a certi articoli ma anche su youtube e sopratutto nella realtà; tutto questo crea una lacuna culturale che può causare gravi danni agli ecosistemi per opera dell'uomo. Purtroppo gli studi su questo Roditore sono molto pochi e l'etologia varia in funzione dell'ambiente per cui possiamo trovare Nutrie con comportamenti diversi anche in uno stesso Paese. Fortunatamente sono riuscito a raccogliere alcune fonti ben fatte e molto importanti riguardanti lo studio di questo dolcissimo animale, inpiù lo scopo di questo blog è proprio quello di dare un valore scientifico alle vere informazioni che devono essere trasmesse all'opinione pubblica.
Le principali disinformazioni a cui ho risposto con vere informazioni scientifiche riguardano:

1-F) ipotesi FALSA: la Nutria arreca disturbi all'avifauna
1-V) informazione VERA: la Nutria NON arreca danni alla fauna locale ed anzi vive in armonia con essa, come è dimostrato in questo articolo: LA PROVA!

2-F) ipotesi FALSA: la Nutria mangia carne, uova o altre aminità simili
2-V) informazione VERA: la Nutria è vegetariana, NON mangia nessun tipo di carne e nemmeno uova, non preda nidi e non diturba gli uccelli, lo si può appurare da questo articolo: LE BUFALE SULLA NUTRIA.

3-F) ipotesi FALSA: La Nutria crea danni agli argini e alle coltivazioni
3-V) informazione VERA: chi è senza peccato scagli la prima pietra! Se l'uomo con il suo caro cemento continua a costruire e ad occupare gli spazi vitali degli animali, aumenteranno sempre più gli episodi di competizione tra fauna e uomini appunto. Mammiferi, Uccelli, Insetti e tanti altri animali mangiano le piante delle colture agricole e di conseguenza, Mammiferi, Uccelli e altra fauna nidifica o fa la propria tana a ridosso dei corsi d'acqua perchè questi sono gli unici ambienti in cui si può contentrare la biodiversità. E' naturale che se ci sono troppi individui di una determinata specie si creino dei problemi ma l'accanimento contro queste povere forme di vita non deve mai essere neanche preso in considerazione perchè non è da umani. Va ricordato che a tutt'oggi non esistono prove che sia solo la Nutria a creare smottamenti agli argini, va detto che la Pianura Padana è un suolo di origine alluvionale per cui le condizioni idrogeologiche del terreno non sono delle migliore, è ovvio che se i contadini passano con il trattore e distruggono i propri argini senza essere visti da nessuno allora è facile ottenere (rubare?) i finanziamenti. Ad ora nessuno è in grado di giurare che siano le Nutrie l'unica causa di smottamenti degli argini appunto. Secondo dati di letteratura poi le Nutrie non scavano tane profonde come i tassi o le volpi o altri roditori e lagomorfi. Va infine ricordato che esistono opere di ingegneria ambientale per prevenire l'erosione degli argini dovuta alla normale azione dell'acqua e del vento e conseguentemente degli animali.

INEFFICACIA DELL'ERADICAZIONE: siccome la diffusione della Nutria in Italia è avvenuta lentamente (circa 70 anni) e non senza pochi problemi, a causa delle caratteristiche particolari di queste zone (tutte collegare tramite corsi d'acqua più o meno grandi), è impossibile avere le condizioni adatte ad un decisivo controllo ovvero l'isolamento e la localizzazione dei nuclei di questi Roditori. In Inghilterra erano presenti queste codizioni più una serie di inverni rigidi inoltre in Inghilterra il numero non era così elevato come qui in Italia e si è potuto contenere il numero prima di raggiungere la soglia critica. Coloro che devono pagare sono le persone che hanno importato qui questi animali per farne pellicce, coloro che hanno allevato questi animali e coloro che hanno comprato queste pelliccie, occorrerebbe fare una denuncia all'IFTF, sono oro che devono pagare gli eventuali danni causati agli agricoltori. In Italia quindi l'eradicazione è solo uno spreco di denaro pubblico e non ha alcun senso, chi la attua vi sta prendendo in giro e sta mangiando parecchi soldi.

INUTILITA' DELL'ABBATTIMENTO: l'uccisione è una delle cose più inutili e crudeli nonchè denigranti che ci siano al mondo, solo l'uomo infatti può farlo. In questo caso uccidere la Nutria crea lo stesso effetto della potatura su un albero: dovunque lo si tagli troverà sempre un modo per continuare a crescere. Siccome il territorio pineggiante italiano è comunicante tramite canali irrigui e naturali, eliminare le Nutrie da un posto significa dare la possibilità ad altri nuclei di riprodursi e occupare nuove nicchie. L'abbattimento tramite trappolaggio o uccisione è INUTILE e idiota come le persone che lo praticano.

Nutria a Buccinasco (MI)


E' vero che le specie alloctone possono creare danni ma, danni a chi e perche'?
Io sono un biologo e amo la vita (mi affascinano in modo incredibile gli animali) per cui vorrei velocemente analizzare questa affermazione appena scritta. Se un animale per cause naturali (geologiche per esempio) viene a trovarsi in un nuovo ambiente, sia lui che le altre specie andranno incontro a delle interazioni che possono essere: simbiosi, competizione, parassitismo, commensalismo, mutualismo, etc. Va precisato che in Natura tutto e' in equilibrio e tutto tende all'equilibrio. Le dinamiche di popolazione sono molto difficili da analizzare pero' concedimi di fare un esempio molto ma molto semplificativo:
ECOSISTEMA "A"-->in tale ecosistema che puo' essere per esempio una penisola, un'isola, un lago etc. abbiamo:
- numero 5 specie di piante per un valore pari a 50
- numero 1 specie di uccello per un valore pari a 10
- numero 1 specie di rettile per un valore pari a 10
- numero 1 specie di anfibi per un valore pari a 10
- numero 1 specie di mammiferi per un valore pari a 10
- diverse specie di insetti per un valore pari a 10.
Bene, come si puo' notare la somma dei valori e' 100.
Se una specie "X" alloctona entra in questo ecosistema si ha un certo periodo di squilibrio (ricordo che stiamo parlando solo ed esclusivamente da un punto di vista naturalistico) e gli effetti possono essere:
- scomparsa di qualche specie vegetale
- aumento della popolazione di uccelli (che si cibano di cucccioli di roditore per esempio)
- assestamento di popolazione di insetti e conseguente assestamento della popolazione di rettili, anfibi e uccelli
- probabile comparsa di nuove specie vegetali che prima non potevano vivere a causa della competizione di altre piante.
Alla fine si avrebbe un ECOSISTMA "A1" cosi' composto:
- numero 4 specie di vegetali (alcune diverse da quelle dell'ecosistema A) per un valore pari a 40
- numero 1 specie di uccello per un valore pari a 10
- numero 2 specie di mammiferi per un valore pari a 20
- numero 1 specie di anfibi per un valore pari a 10
- numero 1 specie di rettili per un valore pari a 10
- diverse specie di insetti piu' qualche nuova specie per un valore pari a 20
Questo ecosistema e' simile al primo (la somma è sempre 100) ma che mantiene comunque una propria BIODIVERSITA' e soprattutto un PROPRIO EQUILIBRIO.
Con questo cosa voglio dire? che le specie alloctone se trasportate in diversi ambienti per cause naturali possono stabilizzarsi tranquillamente. Il vero problema, cio' che causa gli squilibri piu' spaventosi e' senza dubbio l'azione (senza senso) dell'uomo. L'uomo con le sue monocolture intensive sta violentando la Terra difatti: monocoltura = meno biodiversita' = impoverimento flora = diminuzione di insetti = diminuzione di uccelli = diminuzione di fauna ad ampio raggio e conseguente diminuzione di flora = pericolo geologico (poche radici, poco ricambio di sostanze, terreno più franabile) = morte del terreno = desertificazione = morte per l'uomo. Il giro e' lungo ma queste equazioni mostrano come l'uomo sia (o sara') la propria causa di distruzione.Io sono dell'idea che nessuna creatura debba pagare con la vita (sono creature viventi, hanno il sacro e santo diritto di vivere come noi) gli errori degli umani. Purtroppo lo scoiattolo grigio e' un pericolo altisismo per il nostro caro scoiattolo rosso ma non e' la maniera giusta quella di eradicarlo tramite uccisione. L'uomo ha sbagliato, l'uomo deve riparare. Mi auguro solo che lo soiattolo rosso non diventi l'ennesima vittima dell'estinzione causata dall'immensa ignoranza degli umani (non mi riferisco a tutti naturalmente). Io sarei il primo ad adottare l'introduzione di predatori o comunque competitori naturali della Nutria. E' una strada dura, ma se siamo in tanti ad informare e ad aprire le porte della ragione e della consapevolezza a piu' persone allora tutto e' possibile.

E' d'obbligo ricordare infine che la Nutria NON e' piu' considerata specie alloctona (o aliena) almeno qui in Italia in quanto:
"Secondo la Legge sul prelievo venatorio (L.157/92) e secondo l'INFS qualsiasi nucleo di animali che sia insediato stabilmente in un territorio e' da ritenersi selvatico, quindi sottoposto alla L.157/92: in questo caso Myocastor coypus non è elencata fra le specie cacciabili (Prot.4020/t-A23, 15.11.1999; L.157/92 art.2)". (fonte: http://www.centrostudiarcadia.it/Myocastor%20coypus.htm ).

lunedì 14 aprile 2008

LA NUTRIA E' UN CASTORO! Non è un Ratto! ECCO LE PROVE SCIENTIFICHE

Nutria - classificazione:
Ordine: Rodentia
Subordine: Hystricomorpha
Infraordine: Hystricognathi
Famiglia: Myocastoridae
Genere: Myocastor
Specie: Myocastor coypus

Ratto - classificazione:
Ordine: Rodentia
Subordine: Myomorpha
Infraordine: Muroidea
Famiglia: Muridae
Genere: Rattus
Specie: Rattus norvegicus

La Nutria (CASTORO Sudamericano) differisce dal Ratto in termini:
- biologici
- etologici
- ecologici
- evolutivi
- tassonomici
- filogenetici

E' quindi ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE un incrocio tra due Subordini così distanti e diversi tra loro, è SCIENTIFICAMENTE PROVATO che la Nutria NON è e NON assomiglia ad un Ratto!
Differenze tra Nutria e Ratto:

Vediamo alcune delle principali differenze anatomiche e fisiologiche di questi due Roditori.

NUTRIA:
1 - piccoli occhi e orecchie poste nella parte alta della testa per favorire la visione durante il nuoto
2 - spazio tra le narici
3 - zampe posteriori palmate tranne il quinti dito
4 - lunghi incisivi arancioni
5 - pelo lungo e morbido
6 - dimensioni medie circa 1 metro (coda inclusa)
7 - peso medio circa 8 Kg (con punte anche maggiori di 10 Kg)
8 - vita media di circa 4-5 anni
9 - periodo di gestazione di circa 4 mesi (in pratica 2 gravidanze all'anno)
10 - cuccioli per gravidanza mediamente 4-5
11 - dieta prettamente vegetariana
12 - vive in luoghi puliti (fiumi, laghi, rogge, corsi d'acqua, stagni)
13 - abilissima nuotatrice e immersioni anche oltre i 5 minuti
14 - tipica macchia chiara dietro le orecchie
15 - mammelle latero-dorsali
16 - muso quadrangolare

RATTO:
1 - muso appuntito (triangolare)
2 - pelo corto, ispido e non sempre omogeneo
3 - NON ha membrana interdigitale
4 - dimensioni molto ridotte (rispetto al Castoro), è lungo circa 20 - 30 cm (coda inclusa)
5 - alimentazione ONNIVORA (mangia anche carne di carcasse e altri animali)
6 - vita media circa 2 anni
7 - numero di cuccioli per gravidanza mediamente 8
8 - prolifico tutto l'anno
9 - si adatta e vive ovunque anche in ambienti che l'uomo ha degradato (fogne, spazzatura, etc.)
10 - zampe e orecchie solitamente rosee
11 - peso medio circa 300 gr
12 - le femmine di Ratto possono partorire da 4 a 7 volte in un anno

Qui invece vi mostro alcune foto realtive ad alcune caratteristiche tipiche solo ed esclusivamente della Nutria (e quindi dei castori):

particolare del muso di una Nutria:


particolare di zampa posteriore palmata:


CONSIGLIO IMPORTANTE DA UN BIOLOGO: diffidate da chiunque, indicandovi una Nutria, parla o scrive di "topo/ratto gigante", "pantegana" etc. Questi individui sono in malafade e ignoranti in quanto ignorano la Verità ovvero che "ratti giganti e pantegane" non esistono. Questi sono solo termini usati - e abusati - da certe persone che denotano alta stupidità e arroganza per cui NON CREDETE a chi scrive o parla con questi termini. Anzi grazie a questo blog avete la possibilità di difendere la vita di questi animali e di divulgare vere informazioni e la gente (quella vera) ve ne sarà grata.

alcune informazioni sul Ratto sono state reperite da queste fonti:
http://www.italservizi.it/it/Disinfestazioni/Infestanti/ratti.asp
http://www.istitutoveneto.it/venezia/divulgazione/valli/index.php?id=47
Dove non specificato, le foto sono scattate dal sottoscritto.

WILLY: UNA NUTRIA PER AMICA!

Domenica 06 aprile 2008 alle ore 00.30 circa, A.Z. percorrendo una strada a lui famigliare, nota una Nutria (Myocastor coypus) deceduta in mezzo alla strada a causa di un investimento causato da un'automobile. Mentre passa lasciandosi la carcassa alle spalle, nota pero' dei movimenti strani e, facendo inversione di marcia, torna indietro per accertarsi di quello che ha visto.Di primo acchito pensava fosse la coda dell'animale ormai morto che tentennava gli ultimi spasmi di vita. A.Z. scende dalla macchina, si avvicina al corpo esanime della Nutria e la visione che gli si para davanti e' di duplice emozione: una Nutria "mamma" morta con dei cuccioli attaccati al suo corpo tramite il cordone ombelicale! Solo uno dei cuccioli si muove ancora e cerca il latte dove in realta' ora non ci sono piu' le mammelle sane della mamma. A.Z. mosso da un immenso e profondo amore per gli animali, scende dalla macchina e con uno strumento di fortuna riesce a tagliare parte del cordone ombelicale del povero cucciolo e trasportare la piccola creatura in macchina. L'indomani Willy (questo e' il nome dato al cucciolo) viene portato dal veterinario ed esaminato come da prassi ospedaliera che si esegue in questi casi. Poco dopo, avendo accertato le ottime condizioni di salute, viene ridato al suo "salvatore" (A.Z.) che si impegnera' a contattare qualcuno in grado di accudirlo e che se ne intenda di questi animali visto che la letteratura e le persone appassionate a questo roditore sono molto poche.
Martedi' 08 aprile 2008 vengo contattato da C.A. perche' c'e' un' emergenza: un cucciolo di Nutria di 2 giorni ha bisogno di essere allattato e curato! Come sono arrivati a me? Il veterniario ha dato ad A.Z. il numero di telefono della LAC, la quale ha contattato C.A. la quale ha contattato me sapendo che io studio proprio le Nutrie e conosco molte cose della loro biologia, etologia ed ecologia. Cosi' da martedi' sera fino a domenica 13 aprile 2008 ho tenuto con me in casa questo dolcissimo cucciolo di Nutria. Lo ho osservato crescere, la sua forza aumentava di giorno in giorno, mangiava, dormiva e si lavava parecchio. Saltuariamente gli massaggiavo il basso ventre per stimolarne la vescica. Sabato 12 aprile 2008 ho portato Willy alla sua prima uscita all'aperto per farlo ambientare al suo habitat naturale nel quale prossimamente sara' reintrodotto. Non sara' un compito facile perche' essendo stato salvato dall'Uomo, il suo imprinting ha subito un impatto non indifferente per cui lui cerca sempre il contatto e calore umano, difatti all'esterno tende a chiamare sempre qualcuno di noi ma se fosse da solo in natura i suoi richiami all'aperto (e non in tana) attirerebbero alcuni predatori (rapaci in particolare) su di lui per cui, parlando con persone fidate di LAC ed ENPA, si e' deciso di accudirlo ancora per qualche tempo.
Ieri invece, 13 aprile 2008, Willy e' stato il protagonista di un servizio televisivo che andra' in onda il 14 o il 15 aprile 2008 sul TG2 nell'edizione delle 13.00 grazie alle riprese effettuate dal giornalista Emilio Nessi.
Auguriamo a Willy tanta forza e vitalita'! Sara' mia cura aggiornare i miei lettori sul continuo di questa incredibile ma vera storia!

Willy nella vasca da bagno di casa:

Io e Willy:

Willy che mangia l'erba:


Willy e' un cucciolo di Nutria (Myocastor coyous - quindi un vero e proprio CASTORO) e come tutte le Nutrie e' molto docile, tenero e innocuo. Queste testimonianze (con foto) sono prove piu' che sufficienti per dimostrare l'innocenza e le vere informazioni fin qui asserite.

sabato 12 aprile 2008

COME AIUTARE LE NUTRIE (e gli altri Animali) IN DIFFICOLTA' (nelle trappole)

Cosa fare se si trova una Nutria (o qualunque altro Animale) intrappolato in una gabbia o in quelle stupide trappole che usano cacciatori e bracconieri (ovvero gli assassini)?
Ecco alcuni punti schematici che man mano potranno essere approfonditi grazie all'aiuto di tutti voi!

- Individuare la gabbia

- LIBERARE (ne avete tutto il diritto) l'animale ponendovi dietro di lui e aprendo lo sportello anteriore

- richiudere la gabbia

- se ci sono gabbie-trappola aperte avete TUTTO IL DIRITTO di disinnescarle ovvero di chiuderle manualmente o con qualche legno

- COSA FARE DELLA GABBIA? fatene quello che volete MA senza dare troppo nell'occhio, vi consiglio di chiamare la Protezione Animali o l'Ufficio Diritti Animali della vostra zona.

- in caso di dubbi non esitate a chiamare le associazioni ambientaliste, animaliste come:
LAC - http://www.abolizionecaccia.it/
ENPA - http://www.enpa.it/
WWF - http://www.wwf.it/
LAV - http://www.lav.it/
LIPU - http://www.lipu.it/
ANIMALISTI ITALIANI - http://www.animalisti.it/

Grazie a tutti per la collaborazione, la Natura ve ne sarà grata.

SI alla VITA, NO al Biocidio!

AGGIORNAMENTO:
L'articolo 1 della Carta Costituzionale dei Diritti degli Animali afferma:

"Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza".

Siccome vivere e' un atto di puro Amore, cosi' anche difendere le creature viventi rappresenta cio'. Il problema si ha quando si uccide solo per sport, per odio o per qualunque altro motivo fuorche' cibarsi. Da qui si deduce che i cacciatori (o chi per essi, come purtroppo alcune guardie ecologiche) sono dei veri e propri delinquenti e criminali da ostacolare con ogni mezzo (nei limiti della civilta').
per salvare la vita degli animali e' buona norma e lecito fare quanto segue:
- individuare, disinnescare e "far sparire" trappole, veleni, gabbie, esche o quant'altro.
- nel dubbio di come disinnescarle, esistono sempre i rimedi estremi.
- siccome le gabbie dovrebbero essere di proprieta' delle Province e' buona norma non prenderle (almeno quelle marcate) altrimenti sarebbe un furto punibile. Potete pero' sbizzarrirvi su come cambiare loro i connotati (sia delle gabbie che dei cacciatori). E' importante non farsi vedere alla luce del giorno, meglio chiamare le associazioni ambientaliste e animaliste. Di notte invece agire e' piu' semplice ma occorre tenere sempre gli occhi aperti.
- se vedete dei cacciatori, chiamare i Carabinieri o la Guardia Forestale.
- in presenza di cacciatori o battute di caccia fare piu' baccano possibile e quindi suonate il clacson, il campanello, urlate, giocate, cantate, applaudite, fate tutto cio' che possa arrecare disturbo in modo da allarmare gli animali e farli restare nelle loro tane il piu' possibile.
In questo modo si da l'opportunita' di salvare delle Vite e per questo, grazie a Dio, non esiste legge che tenga, perche' nessuno puo' denunciare nessuno per aver salvato delle vite, si cadrebbe nella vergogna e si creerebbe un precedente alquanto imbarazzante.
LO SCOPO DI QUESTI INTERVENTI E' QUELLO DI METTERSI UNA MANO SULLA COSCIENZA E AGIRE SECONDO IL BUON SENSO E CON AMORE VERSO LA NATURA.

giovedì 10 aprile 2008

Il caso Nutria: "Etica o Estetica"? - lettera tratta dal sito www.bairo.info

Egregi signori
Mass media e politici forse non sanno che i Parchi italiani guidati dai loro Centri di etica ambientale, abbattono, contengono, eradicano, in una parola, uccidono specie giudicate dannose perchè alloctone, aliene, esotiche.
Lo fanno con il parere dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica il quale però, mentre si pronuncia a favore dello sterminio della nutria, non altrettanto alacremente si pronuncia contro l'introduzione dei cinghiali dall'est Europa (anch'essi alloctoni) che procurano quell'inquinamento genetico proibito dalla legge 157.
Il Parco del Mincio e la Regione Lombardia promuovono, attuano e divulgano il loro piano di soppressione delle nutrie. ( link rimosso da me, scrivero' un articolo a riguardo. )
Gli eufemismi con cui si maschera la brutalità dell'uccisione di questi mammiferi sarebbero ridicoli se non fossero invece, per noi, tragici.
Si vuole estirpare un animale perchè ha avuto il torto di essere importato dall'America per essere trasformato in pelliccia.
Ha avuto il torto di non essere più richiesto sul mercato e quindi liberato da quegli stessi allevatori che, tanto incoscientemente, con l'approvazione di tutti, lo avevano italianizzato (prigioniero di gabbie, costretto a una breve e orrenda vita seguita da altrettanto spietata morte).
Tutto ciò viene chiamato etica anzichè convenienza.
Convenienza di coloro che indirizzano la Natura, che stabiliscono l'ordine a cui deve assoggettarsi e impongono le regole a cui deve soggiacere dopo che quelle sue proprie intrinseche sono state ampiamente stravolte e inquinate dagli interessi umani.
Intanto se la nutria ha occupato "con successo le nicchie ecologiche lasciate vuote da altri animali " come si dichiara sul sito del Parco, come si può contemporaneamente sostenere che abbia recato disturbo ecologico ad altri animali che non ci sono mai stati o non ci sono più, per esempio la lontra?
Si parla anche dei danni ai campi coltivati in prossimità dei fiumi. Ma quanto lontano dalla riva può spingersi un animale rigorosamente acquatico?
Certo si parla anche della "castagna d'acqua" che ha subìto una forte limitazione in quanto la nutria se ne ciba. Ma la castagna d'acqua occupa lo stesso piano nella piramide della vita? La sua sofferenza, la sua morte, può essere - dal punto di vista etico - paragonata a quella di un mammifero?
Inoltre, il Parco del Mincio, nell'elenco dei problemi per sostenere il suo progetto modello di contenimento, non tralascia di sottolineare quello dei "rischi di ordine sanitario". Argomento di grande impatto sull'opinione pubblica. Due righe dopo però, si precisa che "se si esclude la possibilità, non ancora dimostrata, di trasmissione di malattie, l'animale non è pericoloso per l'uomo".
Per contrasto, in un articolo de Il Tirreno 7 dicembre 2004 (?) si legge che "le nutrie sono tra i maggiori responsabili della diffusione della leptospirosi e della rabbia..." ma sul sito Parchi della Lombardia Parco Oglio sud la nutria è riabiltata in quanto a leptospirosi (di rabbia non se ne parla neppure): "rispetto alla leptospirosi si è forse ingigantito il problema, infatti le analisi effettuate finora, non hanno provato assolutamente nulla".
Le incertezze e le contraddizioni sono prevedibili perchè, essendo la nutria un animale proveniente da altro continente, non è disponbile e facilmente reperibile, una sufficiente quantità di notizie sulla sua etologia.
Se ne deduce che il modello di contenimento è basato sull'approssimazione.
Inoltre l' ignoranza dei mass media ha contribuito a rappresentare la nutria come un grosso ratto e non come un piccolo castoro quale è (myocastor coypus) e, anzichè contribuire alla sua conoscenza scientifica, l'ha connotata di quel significato negativo capace di scatenare pulsioni arcaiche e persecuzioni mentre, al contrario, l'opportunismo dei pellicciai l'aveva consacrata sul mercato con il termine di castorino.
Il cerchio si chiude. Povera nutria, la vogliono comunque morta, ognuno per una diversa ragione ma, per favore, non venga chiamata in causa l'etica! Semmai chiamiamo in causa l'estetica.
Dal novembre 1994 al luglio 2003 sono state abbattue 11337 nutrie nel Parco del Mincio dal Parco del Mincio (anche in quello dell'Oglio sud si applica lo stesso modello di contenimento) ma si dice che "i numeri riportati si riferiscono agli animali regolarmente raccolti e smaltiti secondo le norme di sicurezza veterinaria previste dalla legge; presumibilmente il numero di catture effettuate è superiore, forse anche di molto, per la difficoltà, nei primi tempi, di far comprendere ai collaboratori la necessità di un regolare smaltimento".Ma come vengono catturate e uccise le nutrie?
Vengono catturate con gabbie trappola metalliche provviste "di uno sportello basculante che si chiude quando l’animale, entrando, calpesta una piattaforma mobile. Per estrarre la Nutria, si aggancia all’apertura della trappola una piccola gabbietta metallica, dove l’animale viene facilmente trasferito. La gabbietta viene poi introdotta in un contenitore di alluminio, con una piccola quantità di cloroformio. Il potente anestetico provoca in pochi minuti, e senza alcuna sofferenza, la totale perdita di sensibilità dell’animale e, se l’esposizione si prolunga, la morte eutanasica. Per abbreviare i tempi di intervento solitamente si uccide la Nutria, ormai sotto anestesia, con un colpo alla nuca, nello stesso modo in cui normalmente vengono uccisi i conigli. La Nutria morta viene quindi estratta e chiusa ermeticamente in un sacchetto di politene pesante."
Mentre si ammazza con una morte "non violenta che può quindi essere attuata anche da persone particolarmente sensibili e in luoghi anche molto frequentati" alla nutria si deve il rispetto della maiuscola (Nutria).
Questo piano chiamato incruento ma in realtà violento, tanto più che la violenza non viene ritenuta tale ma investe il gesto indifferente dell'uomo che colpisce, a detta degli stessi organizzatori "risulta sicuramente oneroso" e allora ci chiediamo:
E' etico che un Parco preposto alla salvaguardia dell'ambiente naturale ormai intensamente trasformato dall'uomo (molte sono le specie aliene di flora e fauna) si comporti come uno sterminatore?
E' etico che un Parco possa uccidere animali per riparare danni commessi dagli uomini?
Non sarebbe invece etico predisporre piani diversi, nuovi, rispettosi (stagni, riserve particolari.....qualunque soluzione che studiosi sappiano e possano trovare usando inventiva e immaginazione)?
Non sarebbe etico spendere il denaro pubblico tenendo conto anche dei cittadini che respingono i metodi violenti e sono favorevoli al rispetto per ogni forma di vita?
Ci auguriamo una riflessione.
GRUPPO BAIRO Onlus www.bairo.info