mercoledì 29 febbraio 2012

NUTRIA BUSINESS

Qui di seguito vengono riportati alcuni estratti da riviste, libri, articoli relativi all’allevamento del castorino sia in Italia che presso altri Paesi. Questa raccolta dati vuole essere una dimostrazione di come i castorini (le nutrie) siano state e siano tutt’ora una fonte di guadagno economico che coinvolge diversi settori.


Motivi per allevamento castorino: “fa guadagnare bene” [Casa del Castorino]


Cappelli di pelliccia di nutria. I più bei cappelli del mondo sono fabbricati in America e i migliori cappelli americani provengono dalla pelliccia di nutria.


Nutrie erbivore rilasciate da un allevamento di pelliccia


Caccia: in passato campeggiatori e abitanti del posto cacciavano le nutrie con i cani, catturando o sparando gli animali dagli appostamenti galleggianti. La tecnica utilizzata oggi consiste nel sistemare le trappole lungo i percorsi che fanno le nutrie. Tale metodo è considerato abbastanza efficiente ma anche poco selettivo. La cattura delle nutrie mediante trappolaggio è diventata la principale attività economica delle persone che vivono in campagna durante la stagione venatoria.


Mcllhenny ha rilasciato un grande numero di nutrie in Louisiana. La prima importazione di nutria in USA fu fatta nel 1899. La prima registrazione in Louisiana nel 1933 quando Susan e Conrad Brote fondarono un allevamento di nutria in Abita Springs, che chiuse dopo soli 4 anni, vendendo alcune nutrie e rialsciando le altre. Un altro allevamento di nutria fu costruito in St. Bernard Parish da Mcllhenny con la sua prima nutria nel 1938. Successivamente la popolazione di nutrie in cattività di Mcllhenny crebbe superando i 500 esemplari e molti furono deliberatamente rilasciati in natura. Tutte le rimanenti nutrie allevate furono rilasciate nel tardo 1945. […] L’introduzione di un animale esotico da pelliccia era incoraggiata e promossa dal direttore del Dipertimento di Conservazione degli animali selvatici e da pelliccia della Louisiana.


Nutrie e capibara sono stati entrambi importati per la loro pelliccia. Nutrie e capibara sono divenuti specie naturalizzate come risultato di fughe o rilasci da aziende faunistico-venatorie o da allevamenti da pelliccia. […] La nutria è stata importata e rilasciata diverse volte nei primi anni del 1930 ma non riusci mai a naturalizzarsi. La prima introduzione che ebbe successo avvenne nel 1938 quando furono acquistati tra i 12 e i 20 esemplari per l’industria della pelliccia.


Le nutrie sono state apprezzate per la loro pelliccia nel 1800. Dapprima furono importate in California nel 1899 per la pelliccia appunto e poi furono rilasciate per controllare le piante infestanti intorno alla metà del 1900. Gli allevatori di animali da pelliccia importarono le nutrie a Washington nel tardo 1930 e in Oregon nel 1937, e nel 1941 in entrambi questi Stati si naturalizzarono le prime colonie di castorini. […]


Ashbrook (1948) ha descritto un caso di fuga accidentale e 2 altri casi in cui le nutrie furono rilasciate intenzionalmente dagli allevatori e imprenditori di pellicce in Washington. […]


La nutria (Myocastor coypus) un largo, neotropicale, roditore semiacquatico, fu intenzionalmente rilasciato in Louisiana, nelle marcite, negli anni 1930 per favorire la loro moltiplicazione (riproduzione) per poi investire nella loro pelliccia. […]


Alcuni individui sono scappati o sono stati rilasciati da piccole aziende a conduzione famigliare per la produzione di pelliccia di castorino. […]

Qui la Nutria compare tra gli animali utilizzati per la caccia (attività venatoria).

Caccia: in passato campeggiatori e abitanti del posto cacciavano le nutrie con i cani, catturando o sparando gli animali dagli appostamenti galleggianti. La tecnica utilizzata oggi consiste nel sistemare le trappole lungo i percorsi che fanno le nutrie. Tale metodo è considerato abbastanza efficiente ma anche poco selettivo. La cattura delle nutrie mediante trappolaggio è diventata la principale attività economica delle persone che vivono in campagna durante la stagione venatoria.
Prodotti: la pelle di coypu (chiamata nutria in gergo commerciale) aveva un’alta domanda per l’industria della pelliccia. La carne, importante nella dieta delle popolazioni indigene, viene ora occasionalmente mangiata dalla gente o usata come cibo per cani.
Le pellicce di nutria cacciate illegalmente nel Sud del Brasile finiscono sul mercato nero attraverso l’Uruguay o l’Argentina. […] la caccia alla nutria offre lavoro ed entrate economiche alle popolazioni rurali e materiale da lavorare per l’industria della pelliccia, dando alla specie (la nutria n.d.r.) una certa importanza socio-economica.

La loro pelliccia (di nutria n.d.r.) ha portato soldi ai trappolatori. La loro carne (delle nutrie n.d.r.) era venduta come cibo per cani, visoni e altri animali. Le nutrie inoltre mangiano il giacinto d’acqua e altre piante che intasano i corpi idrici. Per anni il trappolaggio delle nutrie fu un grande business. Il mercato della nutria raggiunse il suo picco nel 1977. Più di 2 milioni di pelli furono vendute in quell’anno. Ma le vendite iniziarono a calare e i trappolatoi di nutria videro diminuire i propri profitti. […]

Le nutrie possono aumentare la loro attività riproduttiva in risposta a pressioni intensive di trappolaggio […]

L’industria della pelliccia su larga scala ebbe inizio negli anni 1920 in Nord America ed Europa in risposta alla domanda per pellicce specialmente pregiate e con diverse varietà di colorazioni. Furono cercati vari roditori per questo ma solo la nutria e il cincillà ebbero uno sviluppo industriale ed economico senza precedenti. Le nutrie inizialmente furono tenute in alloggi naturali mentre dopo la seconda guerra mondiale si intensificarono gli allevamenti industriali, soprattutto in Polonia e Russia, focalizzandosi sulla selezione di differenti colori da individui mutanti.

Nel 1943 l’allevamento della nutria fu intrapreso per incrementale la locale industria della pelliccia. Questa attività però non fu sempre remunerativa per tutti gli stabilimenti e le nutrie, alcune delle quali fuggite, furono inavvertitamente rilasciate dai proprietari terrieri.

La nutria fu introdotta presto. Nella prima parte degli anni 1950 i promotori della pelliccia di nutria importarono migliaia di animali che hanno venduto a 950 dollari a coppia. Gli allevatori si accordarono per comprare la prole a 380 dollari a coppia fino a quando sussistette questo mercato. Il mercato però presto si saturò e non ci fu più domanda di pellicce. Migliaia di allevatori di nutrie avevano effettuato sostanziali investimenti in questo settore. La situazione creatasi portò a rilasci illegali di un largo numero di animali che si naturalizzarono lungo i corsi d’acqua degli Stati del Pacifico.

Dopo che la nutria, roditore semiacquatico, fu introdotto dal Sud America in USA nel 1899 per l’industria della pelliccia, questo settore fallì e gli animali in eccesso furono rilasciati […]

[…] La nutria (Myocastor coypus) fu importata dal Sud America per la sua pelliccia e per fornire aiuto nel controllo della vegetazione. […]

(La nutria) oltre ad essere cacciata per la carne e la pelliccia […], i giovani castorini rivestono anche un ruolo come animali da compagnia (pet).