mercoledì 25 giugno 2014

NUTRIE, IL TEMPO E' SCADUTO (?)

Qui di seguito vengono riportate le VERE informazioni che confutano le DISINFORMAZIONI dette da Coldiretti Cremona.



*Vogliamo fare un confronto con tutte le parti in causa per risolvere una volta per tutte il problema delle nutrie e di tutta la fauna selvatica che danneggia le nostre produzioni"
- In realtà non è la fauna selvatica che danneggia le produzione ma gli stessi proprietari e conduttori dei fondi che non attuano le opportune misure di precauzione e prevenzione dei danni come disciplinato dalle varie normative. Sarebbe buona cosa che prima dimostrassero ciò.

*l'incontro 'Nutrie, il tempo è scaduto',
- la finestra temporale ben conosciuta per intervenire al fine di arginare un fenomeno di questo tipo è pari a 5 anni. La nutria è presente in Italia da circa 1 secolo (cento anni) e per mano di agricoltori, allevatori e imprenditori. Sono proprio queste le categorie che devono pagare i danni.

*agricoltori, allevatori, esperti di settore, ma anche amministratori locali del territorio cremonese, e responsabili dei consorzi d'acqua,
- ovvero se la sono cantata da soli senza nessun VERO esperto del settore. Gli argomenti sono stati due: politica ed economia.

*"Il proliferare delle nutrie è ormai un problema sociale, igienico per chi lavora nei campi ma soprattutto anche per i cittadini e per la salute di tutti. Solo insieme - ha richiamato il presidente di Coldiretti Cremona -, con un confronto corretto e trasparente, possiamo dare un contributo di svolta per dare un segnale positivo al fine di debellare questo flagello della natura"
- Intanto mancano prove e dati alla mano. Siccome proprio in quelle zone da anni vengono attuate campagne di abbattimenti, è la conseguenza naturale quella che vede il proliferare del roditore proprio nei medesimi siti. In pratica coloro che parlano di "problema sociale, ecc." sono gli stessi che hanno favorito e incentivato
proprio la proliferazione dell'animale con gli impatti che ne sono seguiti. Il vero flagello della natura è l'uomo perchè per onestà intellettuale se la nutria si trova qui è anche per via della categoria che lui rappresenta: gli agricoltori.

*tanto che il suo adattamento ha visto crescere in maniera esponenziale il numero di esemplari, decuplicato in una decina d'anni.
- la dinamica della popolazione di Myocastor coypus come di tutti gli animali non è esponenziale ma segue una certa tendenza che dipende dalla capacità portante e dagli stress. Proprio da alcuni decenni (in
particolare in questo ultimo decennio) sono aumentate le campagne di abbattimento le quali hanno infatti portato ad un aumento del numero di questa specie.

*Oggi si contano circa due milione di nutrie nelle terre del Po.
- con che metodo sono stati fatti i censimenti? [non è dato sapere...] e 2 milioni rispetto a cosa? perchè le terre del Po rappresentano tutto il Nord Italia (varie Regioni)

*Una popolazione che provoca qualcosa come 20 milioni di euro di danni all'anno.
- su che basi è stata stimata tale cifra? Non è dato sapere...

*Il contrasto è affidato ad un piano provinciale, ma dal 2003 si parla di un coordinamento regionale che sinora non ha trovato realizzazione.
- sia prima del 2003 che dopo il 2003 i piani di abbattimento NON hanno sortito alcun effetto anzi hanno favorito l'aumento della popolazione e i relativi danni.

*In molti casi sono i sindaci ad adottare ordinanze specifiche, che vengono però impugnate dalle associazioni animaliste cui il Tar dà ragione.
- certo che il TAR da ragione perchè le ordinanze non rispettano i parametri legali, giuridici, amministrativi e soprattutto scientifici!

*Trappolaggio e abbattimento con fucile sono pratiche sì diffuse, ma non troppo efficaci secondo Coldiretti.
- bene, almeno sanno che gli abbattimenti sono inutili, quindi Coldiretti finalmente vieterà questi inutili metodi.

*Le testimonianze di agricoltori, cittadini, amministratori pubblici hanno dipinto il resto del quadro
- le testimonianze in questo caso non rappresentano dati scientifici ufficiali ma solo nozioni di indagine conoscitiva. Questo perchè è impossibile verificare la veridicità di quanto dichiarato.

*nutrie che rappresentano un pericolo sempre maggiore sulle strade e nei campi, che si spingono nei centri abitati, che arrivano alle mangiatoie degli allevamenti, che 'minano' alle fondamenta argini e canali con il pericolo di cedimenti. "L'analisi della situazione è stata netta e condivisa: gli strumenti di contenimento finora messi in campo non sono riusciti a fermare il fenomeno, che al contrario è diventato sempre più massiccio e pericoloso. S'impone un cambio di passo, un intervento straordinario e Coldiretti è pronta a fare la propria parte
- sono proprio i vari piani di abbattimenti (elargiti da agricoltori, allevatori, amministratori, ecc.) che hanno provocato i danni sopra citati (la maggior parte dei quali è da dimostrare per il motivo detto poc'anzi). Infatti il contenimento mediante abbattimento provoca lo spostamento degli esemplari verso i centri abitati (dove non si può sparare) e favorisce la profondità di scavo delle tane. In pratica chi appoggia ed esegue gli abbattimenti è il responsabile della situazione odierna.

*la Regione può farsi promotrice di un provvedimento legislativo nazionale che trasformi questi animali in specie cacciabile e che li riconosca come nocivi. Solo così sarà possibile superare quegli ostacoli che finora hanno impedito di ottenere veri risultati nella lotta alla nutrie"
- Ok, mi trattengo dalle risate perchè se non fosse vero sarebbe una barzelletta ben riuscita. Prima dichiarano che i metodi impiegati fino ad oggi (sparo, trappolaggio, quindi abbattimento) sono stati inutili e dispendiosi e poi la Coldiretti con una misera manovra orwelliana suggerisce alla Regione (si, la stessa Regione che ha dichiarato il fallimento della legge del 2002 sul contenimento della nutria con i metodi di abbattimento...) di rendere la nutria cacciabile ovvero di continuare con lo sparo! E io che li avevo sopravvalutati! ;)

*con mezzi di lavoro che si ribaltano a causa dei buchi prodotti dalle nutrie.
- è da dimostrare perchè la responsabilità è di chi guida il trattore che non conosce il campo e che pur di ricavare un certo profitto arriva a coltivare oltre i limiti consentiti, se non altro, dal buon senso! Ovvero spesso i campi giungon fino a pochi centimentri dal corso d'acqua. Indipendentemente dagli animali (ma poi quali? nutrie, tassi, volpi, gamberi??).

*I rappresentanti dei consorzi d'acqua hanno sottolineato il rischio che gli argini possano cedere davvero, rappresentando un pericolo per la comunità.
- quindi i consorzi stanno dichiarando che nessun argine è crollato davvero per le nutrie! ottimo e buona a sapersi. Infatti tutti i casi di alluvioni da 2000 anni a questa parte non sono mai stati dovuti agli animali (nutrie comprese) ma solo da responsabilità antropiche. Però incitano a intervenire perchè potrebbero cedere davvero. Un po' come dire che gli italiani potrebbero diventare davvero tutti mafiosi quindi bisogna abbatterli... Non ho parole!

*si viene a contatto con le nutrie, portatrici di leptospirosi e altre infezioni. E i sindaci hanno ribadito la preoccupazione per la comunità che rappresentano: vogliamo aspettare che un bambino sia morso da una nutria, perché ci si renda conto della gravità del problema?".
- E' dimostrato dagli IZS che le nutrie NON sono portatrici di patologie se non in percentuale pari a quella della fauna selvatica presente nell'ambiente. Questa disinformazione unita allo spauracchio del bambino che viene morso rappresentano dei meschini trucchi di allarmismo e di incitazione all'odio e al maltrattamento verso altre specie viventi.

*l'impegno ad operare perché il problema nutrie sia affrontato come un'emergenza sanitaria,
- Siccome costoro non riescono ad avere le argomentazioni giuste per parlare di questo fenomeno allora cercano di inventare finti allarmismi (a mezzo stampa...) puntando il dito sul pericolo (INESISTENTE) sanitario! Sappiamo che fa più presa sulle persone che non conoscono la realtà dei fatti.

*Per Coldiretti Cremona è una promessa: da Cappella de' Picenardi riparte l'offensiva sul problema nutrie.
- ecco che si dimostra la vera pasta di questi signori: la violenza, il sopruso, il mero profitto politico ed economico a discapito del capro espiatorio chiamato "nutria". In questo modo si comprende come certe persone non vogliano mai imparare dai propri errori.

Ma state tranquilli, tra non molto gli stessi agricoltori, allevatori, cacciatori e amministratori vi diranno che la nutria non crea danni ma diverrà una risorsa e verrà inserita tra la selvaggina. Così si avranno profitti nella caccia, nel controllo sanitario e nella vendita della carne di questo animale e con ciò si alimenterà la scusa del controllo numerico perchè ci sarà solo l'interesse nel MANTENERE la nutria stabile e sopra una certa soglia come numero di esemplari. Altrimenti il profitto non si avrebbe!