sabato 25 ottobre 2008

STOP ALL’UCCISIONE DELLE NUTRIE NELLA PROVINCIA DI MILANO

Riporto qui di seguito una interessante notizia (e vittoria) a favore delle nutrie di Milano. La notizia è tratta dal sito: http://www.oipaitalia.com/caccia/notizie/nutrie.html

da Associazione “Amici di Tigro”

Dopo una giornata di accese e frenetiche controversie per ottenere l'annullamento della soppressione delle nutrie con armi da fuoco, finalmente in tarda serata la notizia che la Provincia di Milano a rinviato l'intervento che sarà riprogrammato con l'impiego delle gabbie trappola.
Infatti dopo l'ultimo tentativo, coordinato con il dott. Meyer, di inviare una richiesta di annullamento dell'intervento direttamente al dirigente del servizio faunistico della Provincia ed al Presidente Penati, nel tardo pomeriggio è arrivato lo stop.
Pertanto questa sera [14 ottobre 2008] i castorini di viale dell'Aviazione riposeranno in pace ed insieme a loro tutti gli animali selvatici ed i gatti che vivono a Milano nel parco di Monluè lungo il fiume Lambro.
Oggi è stata una giornata importante, anche se il traguardo raggiunto è un piccolo passo avanti, comunque è stato negato ad una elite di cacciatori il gusto di giocare al tiro a segno in piena città, questo grazie alla tenacia di tutti coloro che hanno rispetto per la propria vita e per quella di tutti gli esseri viventi senza distinzione di specie.
Noi tutti che curiamo le colonie feline ed i mici ringraziamo di cuore:

  1. il Dott. Edgar Meyer dell'Ufficio diritti animali della Provincia di Milano, che ha tenuto duro fino alla fine giocando fino all'ultima carta;
  2. il Presidente della Provincia di Milano;
  3. Carmine Abagnale, Consigliere del Comune di Milano (Movimento "Non Remare Contro");
  4. Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia;
  5. Guido e Simone della L.A.C.;
  6. Stefania Geri, Guardia Ecozoofila dell'OIPA;
  7. tutte le Associazioni Animaliste e Ambientaliste che hanno dato il proprio contributo;
  8. il Comandante del Q.G. del Comando 1^ R.A. di Milano;
  9. tutti coloro che si sono attivati ed hanno dato l'adesione per la partecipazione al presidio che si sarebbe tenuto in viale dell'Aviazione;
  10. tutti gli amici animalisti dell' A.P.I. e della Polizia di Stato che con il loro alto senso civico mi hanno dato il supporto specifico in materia giuridica.

Grazie a tutti!

Il Presidente Amici di Tigro
Associazione di Volontariato

venerdì 10 ottobre 2008

I SENSI DEL COYPU (Nutria) - IL TATTO

Un senso importante per la comunicazione intraspecifica e ambientale e' quello del tatto.
Presumo che il Coypu, come gli altri Roditori, utilizzi per "tastare" l'ambiente circostante, i baffi tramite un movimento continuo corredato da segnali elettrici che dalle vibrisse giungono al cervello. Secondo alcuni studi il tatto dei Roditori e' altamente piu' sensibile di quello della punta delle dita degli umani.
I baffi del Coypu sono circa una ventina per lato, nascono ai lati del muso, poco sotto il naso e sono presenti solo sulla mascella (la parte superiore della bocca). Sono bianchi / argentei e dalla loro lunghezza si puo' risalire alle dimensioni del Coypu.
Difatti i corridoi che scavano sugli argini hanno le dimensioni esatte dei baffi e quindi dell'ampiezza maggiore che raggiunge il loro corpo.


FIG. 1 - le vibrisse della Nutria

Il tatto, insieme all'olfatto, permette al Coypu di memorizzare perfettamente l'ambiente circostante e di essere quindi in grado di muoversi con straordinaria velocita' e coordinazione anche in condizioni di scarsa luminosita'. Cio'viene denominato "memoria cinetica".
Con un buon margine di attendibilita' posso asserire che i Coypu presentano anche dei recettori tattili sulle zampe e sull'epidermide. Sulla coda invece non paiono esserci recettori tattili ma solo recettori che reagiscono a stimoli dolorifici e che sono localizzati in profondita'.


FIG. 2 - le zampe della nutria e il tatto

Desidero ringraziare i seguenti link:
http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NEWS&ACTION=D&DOC=7&CAT=NEWS&QUERY=011b95662820:b22e:736f11a2&RCN=29131
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/In_pochi_millesecondi_la_decisione_del_ratto/1317069