sabato 22 febbraio 2014

LA NUTRIA NON E’ SPECIE INVASIVA – IUCN

Il titolo naturalmente è provocatorio ma veritiero. Prima di tutto rispondiamo a coloro che si imputano sui dogmi e gli “ipse dixit” del tipo “…la nutria è tra le 100 specie più invasive del mondo…lo ha detto lo iucn…”. Bene! Anche il gatto se è per questo e allora via con lo sterminio di gatti. Munizioni e cartucce pagate dai CITTADINI contribuenti a loro insaputa (e NON gratis) per ammazzare politicamente gli animali. Purtroppo è stato davvero proposto anche l’abbattimento dei gatti randagi in passato. In realtà la versione corretta dello IUCN è la seguente: LA NUTRIA FIGURA TRA LE 100 SPECIE CHE L’UOMO HA RESO PIU’ INVASIVE DEL MONDO.
Ritornando all’articolo, anche quest’anno, come il 2009, 2010, 2011 e 2012, l’andamento della popolazione della specie Myocastor coypus (coypu, castorino o nutria) è in decremento. Ciò non è dovuto agli abbattimenti ma alla normale dinamica di popolazione! Ricordiamo infatti che in Italia ma anche in Francia gli abbattimenti hanno causato un aumento della popolazione di nutria.

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venerdì 21 febbraio 2014

LA STORIA SI RIPETE: E’ L’UOMO IL SOLO RESPONSABILE DELLE ALLUVIONI

Pubblichiamo un interessante articolo che dimostra quanto noi andiamo ad asserire con dati alla mano da tempo nonostante ci sia anche qualcuno che tra gli addetti ai lavori rema contro per meri interessi personali. La verità, ne eravamo sicuri, viene sempre a galla.

La messa in sicurezza del Secchia? «Era nota la mancanza di fondi»

L’audizione alla Regione del direttore di Aipo, Fortunato: «Segnalate più volte situazioni di rischio». Nutrie «assolte»



L’alluvione nel Modenese del 19 gennaio? A sorpresa le nutrie – quelle poste sotto accusa dal senatore Ncd Carlo Giovanardi – sono state scagionate. «Fanno fa le tane basse a livello dell’acqua quando il fiume è a regime normale». Semmai colpevoli sono altri. Ecco l’ammissione che «dal 2001 non si fanno i piani di tutela e di sicurezza». E ancora: «Della mancanza di fondi e delle situazioni di rischio del territorio la Regione era perfettamente a conoscenza». E’ quel che è venuto fuori giovedì durante l’audizione del direttore di Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) Luigi Fortunato presso la commissione Territorio della Regione Emilia Romagna. «J’accuse» pesantissimo, il suo.  MANCANZA DI FONDI? «NOTA» – Che mancassero i fondi per una reale messa in sicurezza del bacino idrogeografico per Fortunato «era cosa nota da tempo», in quanto «si tratterebbe di fare un allargamento delle due arginature sul piano capmagna», intervento che «costa parecchi milioni di euro”» piu’ precisamente «circa cinquanta milioni, per quanto riguarda l’area del modenese». Fortunato ha precisato che ssulla gestione del suolo la politica, in primis nazionale, e’ sorda, perche’ quando va bene non fa notizia e quando fa notizia non sono belle notizie». Il direttore dell’Agenzia chiarisce di aver «segnalato la mancanza di fondi», e che «la amministrazione regionale ne e’ pienamente a conoscenza» mentre la stessa Autorita’ di bacino «aveva segnalato piu’ e piu’ volte come ci siano situazioni di rischio nel territorio regionale». Situazioni «di cui il nodo idraulico di Modena e’ un caso eclatante», ma non isolato, visto che «ci sono altre situazioni del bacino padano a rischio» aggiunge Fortunato.  LA DIFESA DI AIPO – Fortunato difende anche l’Aipo: è «inutile cercare i colpevoli» per la rottura, perchè «con 18 milioni l’anno semplicemente non si può fare la manutenzione degli argini» e «l’Aipo non ha l’autonomia di bilancio per poter intervenire in maniera strutturale»; inoltre «è impossibile garantire in maniera assoluta sicurezza su fenomeni naturali», tanto che solo nella zona coinvolta «ci sono una decina di situazioni potenzialmente pericolose ogni anno».  DE FRANCESCHI (M5s): NON C’E’ PREVENZIONE» -Terminata l’audizione le opposizioni hannop attaccato. «Abbiamo appreso che dal 2001 non si fanno i piani di tutela e di sicurezza – sbotta Andrea De Franceschi, consigliere regionale M5s che parla di «ammissioni gravissime» – . Non solo quindi non si investe in manutenzione che preveda interventi extra ordinari – a malapena si riesce a fare quella ordinaria – ma non esiste la minima prevenzione, tutela o pianificazione di una qualunque protezione del territorio da quasi vent’anni.  «SONO SCELTE POLITCHE» – Stando a De Franceschi, Fortunato ci ha detto di più: «che il motivo per cui non vengono stanziati i fondi necessari, sono “scelte politiche”. L’ultima notizia eclatante che abbiamo imparato, o meglio, che hanno imparato dirigenti e funzionari oggi, è che “si è costruito troppo”». E ancora: «Finalmente qualcuno lo ammette: Fortunato, dirigente di Aipo, l’ha spiegato chiaramente: “impatto antropico ha determinato le conseguenze che subiamo oggi”». Secondo l’esponente M5s «è già il secondo tecnico che lo ammette: la cementificazione sta distruggendo la tenuta del terreno. Abbiamo costruito troppo in riva ai fiumi, ma non solo.
ASSOLTE LE NUTRIE – Quanto alla «nutria, questo è un animale semiacquatico – ha chiarito Fortunato rispondendo alla domanda del consigliere Giovanni Faviam, indipendenti – E fa le tane basse a livello dell’acqua quando il fiume è a regime normale». Scagiona to il roditore. ome potenziale colpevole del cedimento dell’argine del Secchia il 19 gennaio scorso, il direttore Aipo, ha detto che «volpi, tassi e conigli selvatici sono pericolosi», in quanto«“fanno le tane più ampie e passanti», con un innesco «di movimento d’acqua che vuota l’argine». Pur «constatando un aumento preoccupante di scavernamenti nei corpi arginali per lo più collegata alla presenza di una serie di animali», non esiste la prova «che l’evento del 19 gennaio sia legato a questo», e che poi «non salti fuori che diamo la colpa alla fauna», ha concluso fortunato. 20 febbraio 2014

venerdì 14 febbraio 2014

Morso da una nutria, ragazzo in ospedale - E' UN FALSO!

Durante la prima settimana di febbraio sono apparsi sui siti e giornali locali di Treviso alcuni articoli inventati di sana pianta per promuovere lo "spauracchio" della nutria assassina. Si perchè dopo che il roditore è stato dichiarato ovviamente innocente per via delle alluvioni di questi ultimi giorni, occorreva che qualche testata - pagata come al solito dalla solita lobby venatoria - tornasse ad alimentare la fobia e il terrore nelle persone. 
Vediamo quali sono i vari contrasti e dubbi che fanno presagire la malafede di questi giornalai (e non giornalisti). 
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2014/02/05/news/morso-da-una-nutria-ragazzo-in-ospedale-1.8607597
Per prima cosa non si sa bene se il ragazzo abbia 12 o 14 anni. Almeno mettersi d'accordo sull'età che è un dato facilmente verificabile. Già da qui si può notare l'inaffidabilità della notizia.
Si parla di "aggressione" quando in realtà non si tratta affatto di aggressione anche perchè come vedremo più avanti è stato il ragazzino a importunare l'animale.
Poco dopo si paventa l'incubo di malattia e la corsa al pronto soccorso. Certo, andare al pronto soccorso è sempre la prassi per qualunque morso, caduta, ferita, ecc. E' tutto normale. Così come per qualunque morso, caduta, ferita, ecc. è possibile prendere malattie che si possono tranquillamente prevenire e curare. Anche qui tutto normale. Nessun incubo, nessuna corsa, nessun affanno quindi. Solo il tono allarmistico di chi ha scritto l'articolo. Ma soprassediamo.
Come mai padre, figlio e figlia stavano camminando con gli stivali, immersi in qualche centimetro d'acqua, lungo il fiume? E' un po' pericoloso visto il maltempo. Ma va bene, ognuno è libero di fare ciò che crede. 
Hanno visto all'improvviso (si certo...la nutria Flash che si materializza più veloce della luce) una nutria attraversare la strada. E si è diretta verso la sorella minore! Certo come no...ha proprio puntato la bambina perchè ha la carne più morbida....ma per favore! Le nutrie sono prede e sono anche miopi. Se la sorellina si trovava sul tragitto dell'animale è solo colpa della sorellina che poteva benissimo spostarsi. Aveva tutto il tempo visto che l'avevano vista prima ma probabilmente avevano già intenzione di importunarla.
Ed ecco il vero colpevole: il fratello è intervenuto per scacciarla! Errore!! il ragazzino sprovveduto e il padre che non sa fare il padre sono stati loro stessi la causa del morso. In pratica è il ragazzino che si è fatto mordere!
Poi l'autore del pessimo articolo aggiunge che il roditore "di una specie che ha invaso i nostri fiumi e distrutto rive e argini"...cioè secondo il giornalaio la nutria appartiene alla specie "homo sapiens"! Non male ma...si è tirato la zappa sui piedi da solo. L'autore continua dicendo che il roditore si è rivoltato contro il ragazzo...si certo, come no! infatti il giornalaio era li a vedere la scena. Ovvio che il padre difende l'incoscienza del proprio figlio altrimenti sai che figura ci farebbe?
Prosegue il padre dicendo che il roditore pesava 2 kg (e che cosa ha?? una bilancia negli occhi??) con i tipici denti dei roditori, arancioni, tanto che sembravano insanguinati. Ok...o ha dei problemi alla vista oppure non ha mai visto di che colore sia il sangue. E' talmente palese che sia una frase inventata di sana pianta che non vale nemmeno la pena commentare.
L'articolo poi si conclude col balzo improvviso della nutria sul dito indice della mano destra con la quale il ragazzino ha tentato di scacciarla (ecco l'ennesima ammissione di colpa). E dove sono le foto del morso?
Questi articoli dimostrano ancora una volta come la disinformazione prezzolata sia ormai alla stremo eppure purtroppo qualcuno ci crede ancora. Peggio per lui!