giovedì 6 marzo 2008

LA NUTRIA IN CAMPAGNA

La Nutria (Myocastor coypus) può essere ormai considerata come fauna locale e quindi appartenente al nostro territorio.
Questo dato può essere accertato dal fatto che la Nutria è presente in Italia, dapprima in cattività, fin dal 1921 mentre i primi nuclei "selvatici" sono stati avvistati intorno agli anni '70. La causa di questa "colonizzazione" è prettamente umana difatti a causa del fallimento delle piccole aziende (spesso a conduzione famigliare) i proprietari e i produttori di pellicce onde evitare i costi di abbattimento e smaltimento delle carcasse hanno preferito liberare queste povere creature.
In definitiva le colpe imputabili all'uomo sono:

1) aver portato via dal loro ambiente naturale le Nutrie

2) allevare (=imprigionare) le Nutrie per poi scuoiarle e farne pellicce

3) uccidere questi animali per farne pellicce

4) indossare questi capi

5) tentato biocidio all'ecosistema locale

6) diffamazione tramite disinformazioni su questo animale

7) biocidio colposo arrecato dall'uomo sulla Nutria tramite i suoi mezzi di locomozione (in questo caso infatti la responsabilità è solo dell'uomo che - salvo fatalità - è imprudente alla guida, soprattuto in campagna visto che non solo le Nutrie vengono investite ma anche altri animali e addirittura altre persone!!!).

La Nutria è assolutamente innocente in quanto:

1) è un essere vivente ed ha il diritto a vivere

2) si è integrata nel nostro ecosistema (la Natura è in grado di autoregolarsi sempre)
A causa delle improprie scelte umane che come conseguenza hanno creato un aumento dell'inquinamento idrico, atmosferico e terrestre (tutto ciò attribuito solo ed esclusivamente alle attività umane), la biodiversità dei nostri luoghi è andata via via perdendosi e impoverendosi.

La Nutria è un animale molto pulito (ricordo che è un CASTORO sudamericano) e la sua presenza potrebbe anche essere indice di una buona qualità dell'acqua e dell'ambiente in generale.

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