venerdì 20 luglio 2012

I MEZZI STRADALI SONO LA CAUSA DEL CEDIMENTO DEGLI ARGINI, NON LE NUTRIE O ALTRI ANIMALI!


Da secoli ormai l’uomo ha vissuto con gli animali, a contatto con la natura, soprattutto nell’ambiente rurale (agricolo). Le strade una volta erano sterrate ma adibite come oggi per il passaggio di mezzi pesanti. Carrozze, carri, trattori, ecc. per svolgere il proprio importante lavoro. Queste strade e stradine sono state pensate proprio per un “traffico” assai residuo, giusto il tempo di qualche decina di passaggi al giorno e nemmeno per tutti i giorni, ma in base a determinati periodi. C’è da dire che vi era molto più rispetto e intelligenza una volta per quanto riguardava il rapporto con la natura. Oggi invece molto è peggiorato in tal senso e sono proprio le stesse persone che sono la causa dei propri mali. La non curanza del fondo, la non pulizia degli argini, l’inadempienza dei consorzi di bonifica, la superficialità dei tecnici, le menzogne delle lobbies (venatorie e agricole) nel depauperare l’ambiente provocando solo morte e devastazione, plagiando giornalisti poco professionali, minacciando cariche di un certo livello pur di approfittare dell’ignoranza delle persone e compiere le proprie azioni scellerate. Come dei bambini capricciosi che danno la colpa a tutto fuorchè a loro stessi per aver rotto il loro giocattolino.
Chiunque, andando in campagna ma non solo, può osservare un fatto eclatante: le strade adibite ad uso agricolo che per incapacità intellettuale sono state aperte al traffico cittadino, presentano non pochi problemi di stabilità strutturale. Ciò era palesemente prevedibile per il modo in cui sono state concepite e costruite, diametralmente opposto a quello del giorno d’oggi. Sarebbe come appoggiare un peso di 500 Kg su un ponte che ne può reggere solo 250 Kg! La conseguenza è ovvia: cedimento strutturale. Con tutte le conseguenze del caso. Le strade di campagna infatti sono caratterizzate dall’essere circondate ai propri lati da fossi con o senza presenza di acqua per l’irrigazione dei campi. Tempo fa queste strade poi erano sterrate, non certo asfaltate. Il solo fatto di avere un corso d’acqua presso il ciglio della strada ne pregiudica la stabilità, difatti i nostri terreni sono geologicamente alluvionali e gli eventi naturali modellano incessantemente queste infrastrutture. Si tratta di fenomeni di erosione naturale appunto. Oltretutto mentre lo sterrato favorisce un minimo di assorbimento dell’acqua piovana, l’asfalto invece ne provoca un più veloce scivolamento aumentando la velocità di erosione si badi bene non dell’asfalto ma dei margini della strada! L’asfalto inoltre soffoca la terra sottostante e ne pregiudica la stabilità. Le pozzanghere che si formano ci mettono più tempo ad asciugarsi e l’acqua può potenziare la sua attività erosiva creando buchi e crepe. Le “zolle” di asfalto pesano molto più della terra nuda e comportano la deformazione del tratto di strada su cui sono presenti.
FIG. 1 – crepe sul lato della strada rurale (asfaltata) sotto cui scorre una roggia.
Non è un caso infatti che le strade urbane siano costruire tutte sullo stesso piano e solo quelle di campagna siano per lo più scavate ai lati. A questo quindi aggiungiamo il fatto che il traffico sia eccessivamente maggiore, tale da non essere supportato dall’infrastruttura stessa. Il tempo e le leggi della fisica faranno il resto, portando alla formazione di fratture, favorendo smottamenti, crolli e incidenti che si sarebbero potuti prevenire.
Sono gli automobilisti e coloro che hanno aperto le strade di campagna al traffico urbano i responsabili delle tragedie che accadono. Difatti gli animali sono sempre esistiti (e sempre esisteranno) e raramente venivano investiti dai trattori ad esempio. Era poi il proprietario del fondo che manteneva queste infrastrutture. Questa attenzione, unita ad un equilibrio naturale abbastanza forte, rendevano la vita del mondo agricolo più sicura di oggi. Da quando invece le strade rurali sono state “acquisite” (?) da Province, Comuni, Stato, si è visto un incremento di incidenti e degradi assai evidenti.
FIG. 2 – visuale più ampia di una strada di campagna aperta al traffico urbano
Diversi sono gli animali che interagisocno con gli argini MA le eventuali e ipotetiche conseguenze che costoro possono causare a livello infrastrutturale sono appunto CONSEGUENZE di una situazione precaria e allarmante che l’uomo ha causato! E’ matematicamente ovvio che se in una strada aumenta il traffico allora aumentano anche i casi di incidenti (soprattutto se c’è l’incoscienza degli automobilisti e la non vigilanza delle infrastrutture).
Purtroppo non tutti riescono a capire le basi della vita perchè probabilmente sono ofuscati dall’egoismo e dal denaro. Quindi è errato dare la colpa agli animali se cedono le strade, gli argini o accadono incidenti. La responsabilità (la colpa) è solo dell’uomo, degli automobilisti e dell’ignoranza di chi ha permesso il verificarsi di questo. Come si suol dire, chi è causa del suo mal, pianga se stesso.