sabato 28 febbraio 2009

Il Coypu o nutria: chi è e perchè è qui

In questo articolo molto breve vorrei illustrare in maniera del tutto semplice la panoramica del reale fenomeno Nutrie. NON CREDETE AI GIORNALI, ALLE TV O AI SITI E FORUM VENATORI E DI PARTE, SONO IN MALAFEDE E ALTAMENTE DISINFORMATIVI! Qui vengono esposte in maniera affidabile e scientifica le vere informazioni su questo Roditore. Per approfondimenti potete consultare il qui presente blog.

Esiste un animale che appartiene all'ordine dei Roditori, originario del Sud America e che ha fatto la sua comparsa sul nostro pianeta nell'Oligocene (circa 30 milioni di anni fa). Il suo nome è Coypu, meglio conosciuto come castorino o Nutria.
Molti di noi lo hanno visto nuotare per le rogge o i fontanili della pianura padana o mangiare sulle rive degli argini dei corsi d'acqua ma non solo.
Tante sono le voci che circondano questo animale ma prima di lasciarsi trasportare dai pregiudizi, sempre infondati, è buona norma conoscere la reale entità del fenomeno in questione. Iniziando dalla sua storia.
La Nutria è stata importata in Italia alla fine degli anni '20 per produrre le famose pellicce di castorino e il primo allevamento si trovava in Piemonte. Nel secondo dopoguerra, a fronte di una crisi che colpì proprio il business di queste pellicce, i piccoli imprenditori per evitare i costi di abbattimento degli animali, decisero di liberare intenzionalmente le nutrie e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Spesso si leggono notizie che parlano di fantomatici danni causati dalle nutrie; ebbene, qualcuno si è mai chiesto se è davvero così? In questi casi è sempre buona norma non dare mai nulla per scontato.
A questo punto una premessa è d'obbligo: le condizioni idrogeologiche dei suoli planiziali come i nostri sono alquanto particolari. Si tratta di terreni alluvionali composti da materiale facilmente malleabile e duttile, adatto a diverse coltivazioni.
Si imputano alle Nutrie i danni alle sponde e agli argini dei corsi d'acqua ma in realtà l'attività di scavo di questo Roditore è solo una concausa. Infatti è stata la non curanza dell'Uomo a importare nel nostro Paese degli animali alloctoni che non sarebbero mai dovuti stare qui.
Certo, nei casi in cui il numero di esemplari è elevato si possono avere danni ad alcuni punti degli argini e/o a qualche porzione di raccolto, ma il numero deve essere davvero consistente. Ciò non significa comunque che dappertutto vi siano questi danni anzi, proprio a causa della capacità di autoregolazione delle nutrie, spesso gli eventuali danni sono molto più contenuti di quanto si creda.


FIG. 1 - Cuccioli di Coypu presso un parco pubblico

La Nutria (Coypu) è un Roditore prettamente vegetariano, timoroso e docile. Solo se provocato può assumere atteggiamenti di difesa ma questo è un comportamento normale adottato da ogni animale. Spesso la gente interpreta erroneamente alcuni aspetti etologici perché non conosce il soggetto o perché è stata indotta ad aver paura di un semplice castoro (sudamericano). I motivi di tali disinformazioni si possono trovare nei business che ancora esistono nei confronti di questi animali.
Da un punto di vista ecologico la Nutria vive in armonia con l'avifauna locale (Gallinelle d'acqua, Germani reali, Oche cignoidi, etc.), se il suo equilibrio non viene destabilizzato il Coypu è in grado di autoregolarsi e quindi l'ambiente non risente di particolari problemi. La Nutria inoltre presenta un periodo di gestazione piuttosto lungo per essere un roditore: circa 130 giorni. Di conseguenza è stato calcolato che in buone condizioni una Nutria potrebbe essere in grado di partorire 2.7 volte in un anno. Le cucciolate sono mediamente costituite da 4-6 cuccioli a seconda però della disponibilità delle risorse trofiche.
Nonostante le Nutrie siano animali alloctoni, si sono adattati molto bene ai nostri ambienti tanto che per la legge 157/92 questi roditori non sono specie cacciabile e sono considerati animali naturalizzati.
I nemici naturali dei Coypu, soprattutto dei cuccioli, sono molteplici e tra di essi si annoverano lupi, volpi, mustelidi, gatti selvatici, uccelli rapaci e ciconiformi, pesci come il luccio e il siluro (quest'ultimo alloctono). Il freddo può costituire un pericolo mortale per le Nutrie.
Da un punto di vista igienico sanitario infine, la Nutria, salvo casi particolari, non rappresenta alcun genere di pericolo e ciò è dimostrato dalle analisi effettuate dagli Istituti Zooprofilattici.
Non è giusto che siano gli animali a pagare con la vita gli errori degli uomini ed è importante che ognuno possa prendere coscienza di questo in modo da optare per soluzioni eticamente e scientificamente efficaci e biocompatibili. L'uomo arreca danni di gran lunga superiori all'ambiente e ai suoi simili.



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